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“From Podcast to Branded Podcast”, la prima ricerca sui branded podcast in Italia, è stata presentata il 17 maggio al Mudec, nell’ambito dell’evento “Give Your Brand a Voice – Il podcast nella comunicazione di marca”, organizzato dall’Osservatorio Branded Entertainment.

Proprio OBE, in collaborazione con BVA Doxa, ha avviato questa importante ricerca che ci restituisce, per la prima volta, dei dati aggiornatissimi sul mercato italiano.

Si tratta di interviste realizzate tra aprile e maggio a un panel di mille individui, tra 18 e 64 anni, identificati tra i fruitori abituali del mezzo.

Il primo impressionante risultato è che il numero di ascoltatori in Italia è salito a 13 milioni – rispetto ai 9,3 dell’anno precedente – il 53% dei quali si dichiara “appassionato”.

Un aumento che dimostra come l’exploit del 2020 non fosse una contingenza legata alla pandemia, che è stata invece un acceleratore della crescita per tutto il settore.

Dove si ascolta un podcast

L’ascolto avviene principalmente attraverso piattaforme ibride, come Spotify (53%) e Amazon Music (35%), questo probabilmente significa che la musica è un eccellente driver per la scoperta dei podcast.

Il fatto che il 62% degli intervistati ascolta o ascolterebbe podcast anche su questa piattaforma, spiega perché questo e altri big player stiamo moltiplicando i loro investimenti.

Come si ascolta un podcast

La ricerca smentisce la convinzione dell’ascolto multitasking, cioè quello in concomitanza con altre attività, che sembrava invece un dato di fatto: il 75% degli ascoltatori non fa altro e preferisce dedicarsi; ma a ben guardare, anche il restante 25% ama ascoltare i podcast mentre fa delle attività che permettono la  concentrazione: camminano, fanno sport, cucinano, fanno lavori domestici o vanno a lavorare.

Con cosa si ascoltano i podcast?

La risposta in questo caso non stupisce affatto: il 70% usa lo smartphone, il 25% gli smart speaker. Come già sapevamo gli ascolti in auto sono sempre un must (il 30% degli intervistati lo predilige).

Come si cerca un podcast?

Questo è un dato interessante, perché c’è una differenza significativa marcata dall’età: gli over 55 utilizzano Google per il 46%, il che conferma l’importanza della SEO e di tutto il lavoro di scrittura che ruota attorno ai podcast. Le alternative sono le ricerche sui social media (30%), i suggerimenti della piattaforme (28%).

I consigli sono pure un ottimo veicolo per la scelta ma, mentre gli “adulti” sono ritenuti valisi quelli di giornalisti ed esperti, gli influenze hanno una maggiore presa sul target più giovane.

Come si sceglie un podcast

Per il 94% degli intervistati, l’argomento è importante; segue lo speaker (75%).

Il 53% decide se proseguire l’ascolto dopo i primi minuti (questo vale soprattutto per gli adulti); il 39% è disposto ad arrivare alla fine dell’episodio prima di decidere se continuare o meno.

Anche la durata pare fondamentale, soprattutto in termini di durata massima, dal momento che il 70% degli intervistati non la vuole superiore ai trenta minuti.

Qual è il rapporto tra podcast e brand?

Se l’80% ricorda di aver ascoltato almeno una pubblicità nel corso del podcast, il 76% ne ricorda di sponsorizzati mentre il 70% ricorda i branded podcast.
Rispetto a questi ultimi, ai mille intervistati ne è stata proposta una selezione di cinquanta, chiedendogli se ne avesse ascoltato almeno uno: il 74% ha risposto sì e ricordava i brand con grande coerenza rispetto al podcast.

Il 44% degli ascoltatori non può “più fare a meno dei podcast”
il 64% afferma che “stimola l’immaginazione e sedimenta il ricordo”
il 54% apprezza “le aziende che producono podcast interessanti”.
Infine, il podcast ha un ruolo importante anche nell’advocacy, dato che il 50% degli ascoltatori ama consigliarne e il 50% ama ricevere consigli sui podcast da seguire.

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